Circolare n. 13/2014
Rovigo, 18 dicembre 2014
ALLE DITTE
LORO SEDI
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 290 del 15 dicembre 2014, la Legge n. 183 del 10 dicembre 2014 (c.d. “Jobs Act”) recante “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”.
La Legge n. 183/2014, in vigore dal 16 dicembre 2014, si compone di un solo articolo e 15 commi.
Più precisamente, le deleghe conferite al Governo riguardano:
- il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali e ASpI (articolo 1, commi 1 e 2);
- il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive (articolo 1, commi 3 e 4);
- la semplificazione e la razionalizzazione degli adempimenti e delle procedure in materia di lavoro (articolo 1, commi 5 e 6);
il rafforzamento delle opportunità di ingresso nel mondo del lavoro e riordino dei contratti di lavoro vigenti (articolo 1, comma 7);
- la tutela ed il sostegno della maternità e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (articolo 1, commi 8 e 9).
Di seguito vengono analizzate, in forma tabellare, le deleghe contenute nel “Jobs Act” mettendo in evidenza, per ciascuna di esse,
- i principali criteri direttivi a cui il Governo si dovrà attenere nell’esercizio della delega;
- i termini entro i quali dovranno essere emanati gli appositi decreti delegati.
Preme evidenziare che, trattandosi di una legge delega, i princìpi ed i criteri direttivi contenuti nel “Jobs Act” risultano, in alcuni casi, abbastanza generici.
Di conseguenza, per comprendere appieno l’effettiva portata delle modifiche disposte dal Legislatore, è necessario attendere gli appositi decreti delegati, nonché le circolari esplicative del Ministero del Lavoro.
RIORDINO DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN COSTANZA DI RAPPORTO – ART. 1, COMMI 1 E 2, LETT. A)
CRITERI DIRETTIVI | TERMINE DECRETO ATTUATIVO | |||
Impossibilità di autorizzare le integrazioni salariali in caso di cessazione definitiva di attività aziendale o di un ramo di essa | Entro 6 mesi dal 16 dicembre 2014 | |||
Semplificazione delle procedure burocratiche di accesso agli ammortizzatori sociali, attraverso l’incentivazione di strumenti telematici e digitali e standardizzazione dei meccanismi di concessione dei trattamenti di integrazione salariale | ||||
Accesso alla CIG solo a seguito di esaurimento delle possibilità contrattuali di riduzione dell’orario di lavoro e previsione di destinare una parte delle risorse attribuite alla cassa integrazione a favore dei contratti di solidarietà | ||||
Revisione dei limiti di durata da rapportare al numero massimo di ore ordinarie lavorabili nel periodo di intervento della CIGO e della CIGS eindividuazione dei meccanismi di incentivazione della rotazione | Entro 6 mesi dal 16 dicembre 2014 | |||
Previsione di una maggiore compartecipazione da parte delle imprese utilizzatrici | ||||
Riduzione degli oneri contributivi ordinari e rimodulazione degli stessi tra i settori in funzione dell’utilizzo effettivo | ||||
Revisione dell’ambito di applicazione della CIGO, della CIGS e dei Fondi di solidarietà e fissazione di un termine certo per l’avvio di tali Fondi, ancheattraverso l’introduzione di meccanismi standardizzati di concessione | ||||
Revisione dell’ambito di applicazione e delle regole di funzionamento dei contratti di solidarietà per le aziende soggette alla CIGS e messa a regimedei contratti di solidarietà per le aziende non soggette alla CIGS |
RIORDINO DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA DISOCCUPAZIONE – ART. 1, COMMA 2, LETT. B)
CRITERI DIRETTIVI | TERMINE | ||
DECRETO ATTUATIVO | |||
Rimodulazione dell’ASpI, con omogeneizzazione della disciplina relativa ai trattamenti ordinari e ai trattamenti brevi, rapportando la durata deitrattamenti alla pregressa storia contributiva del lavoratore | Entro 6 mesi dal16 dicembre 2014 | ||
Incremento della durata massima per i lavoratori con carriere contributive più rilevanti | |||
Universalizzazione del campo di applicazione dell’ASpI, con estensione ai co.co.co., mediante l’abrogazione degli attuali strumenti di sostegno delreddito, l’eventuale modifica delle modalità di accreditamento dei contributi e l’automaticità delle prestazioni (sperimentazione biennale) | |||
Introduzione di massimali in relazione alla contribuzione figurativa | |||
Eventuale introduzione , dopo la fruzione dell’ASpI , di una prestazione, eventualmente priva di copertura figurativa, limitata ai lavoratori indisoccupazione involontaria, che presentino valori ridotti dell’ISEE con previsione di obblighi di partecipazione alle iniziative di attivazione proposte dai servizi competenti | |||
Eliminazione dello stato di disoccupazione come requisito per l’accesso a servizi di carattere assistenziale |
ULTERIORI INTERVENTI IN MATERIA DI RICOLLOCAZIONE –ART. 1, COMMA 2, LETT. C),D),E)
CRITERI DIRETTIVI | TERMINE | |||
DECRETO ATTUATIVO | ||||
Interventi che incentivino la ricerca attiva di una nuova occupazione | Entro 6 mesi dal16 dicembre 2014 | |||
Previsione che il coinvolgimento attivo del soggetto beneficiario dei trattamenti di integrazione salariale o disoccupazione possa consistereanche nello svolgimento di attività a beneficio delle comunità locali | ||||
Miglioramento dell’effettività delle sanzioni nei confronti del lavoratore beneficiario di sostegno al reddito, che non si rende disponibile ad unanuova occupazione, a programmi di formazione o alle attività a beneficio di comunità locali | Entro 6 mesi dal16 dicembre 2014 |
INTERVENTI IN MATERIA DI SERVIZI PER IL LAVORO E DI POLITICHE ATTIVE – ART. 1, COMMI 3 E 4
CRITERI DIRETTIVI | TERMINE | ||
DECRETO ATTUATIVO | |||
Razionalizzazione degli incentivi all’assunzione esistenti dedegli | Entro 6 mesi dal16 dicembre 2014 | ||
Razionalizzazione degli incentivi per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità, anche, nella forma dell’acquisizione delle imprese in crisi da parte dei dipendenti | |||
Istituzione di un’Agenzia nazionale per l’occupazione, partecipata da Stato, Regioni e Province autonome, a cui saranno attribuite competenze gestionaliin materia di servizi per l’impiego, politiche attive e ASpI | |||
Razionalizzazione e revisione delle procedure e degli adempimenti in materia di inserimento mirato delle persone con disabilità di cui alla Legge n.68/1999, e degli altri soggetti aventi diritto al collocamento obbligatorio, al fine di favorirne l’inclusione sociale, l’inserimento e l’integrazione nelmercato del lavoro, avendo cura di valorizzare le competenze delle persone | |||
Valorizzazione delle sinergie tra servizi pubblici e privati nonché operatori del terzo settore, dell’istruzione secondaria, professionale e universitaria,anche mediante lo scambio di informazioni sul profilo curriculare dei soggetti inoccupati o disoccupati, al fine di rafforzare le capacità d’incontrotra domanda e offerta di lavoro | |||
Valorizzazione della bilateralità attraverso il riordino della disciplina vigente in materia | |||
Previsione di meccanismi di raccordo e di coordinamento delle funzioni tra l’Agenzia e l’INPS, sia a livello centrale che a livello territoriale, al fine ditendere ad una maggiore integrazione delle politiche attive e delle politiche di sostegno del reddito | |||
Attivazione del soggetto che cerca lavoro, in quanto mai occupato, espulso dal mercato del lavoro o beneficiario di ammortizzatori sociali, al fine diincentivarne la ricerca attiva di una nuova occupazione, secondo percorsi personalizzati di istruzione, formazione professionale e lavoro | |||
Valorizzazione del sistema informativo per la gestione del mercato del lavoro e il monitoraggio delle prestazioni erogate, anche attraverso l’istituzione delfascicolo elettronico unico, contenente le informazioni relative ai percorsi educativi e formativi, ai periodi lavorativi, alla fruizione di provvidenzepubbliche ed ai versamenti contributivi |
SEMPLIFICAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DELLE PROCEURE DI COSTITUZIONE E DI GESTIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO – ART. 1, COMMI 5 E 6
CRITERI DIRETTIVI | TERMINE | ||
DECRETO ATTUATIVO | |||
Razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti (anche con abrogazione di norme), nell’ottica di una riduzione del numerodi atti amministrativi di gestione del rapporto lavorativo | Entro 6 mesi dal16 dicembre 2014 | ||
Semplificazione o abrogazione delle norme interessate da rilevanti contrasti interpretativi, giurisprudenziali o amministrativi | |||
Unificazione delle comunicazioni alle pubbliche amministrazioni per gli stessi eventi e obbligo da parte delle stesse di trasmissione alle altreamministrazioni competenti | |||
Divieto per le PA della richiesta di dati che già possiedono | |||
rafforzamento del sistema di trasmissione telematica delle comunicazioni con abolizione della tenuta di documenti cartacei | |||
Revisione del regime sanzionatorio per favorire l’immediata eliminazione degli effetti della condotta illecita e la valorizzazione degli istituti di tipopremiale | |||
Previsione di modalità semplificate per garantire data certa ed autenticità della manifestazione di volontà del/la lavoratore/trice riguardo le dimissioni o la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro | |||
Individuazione di modalità organizzative e gestionali per l’effettuazione soltanto in via telematica di tutti gli adempimenti di carattere amministrativo legati alla costituzione, gestione e cessazione del rapporto lavorativo | |||
Revisione degli adempimenti in tema di libretto formativo del cittadino, anche riguardo al sistema dell’apprendimento permanente | |||
Promozione del principio di legalità e priorità delle politiche finalizzate a prevenire e scoraggiare il lavoro sommerso in tutte le sue forme |
RAFFORZAMENTO DELLE OPPORTUNITA’ DI INGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO E DI RIORDINO DEI CONTRATTI DI LAVORO VIGENTI – ART. 1, COMMA 7
CRITERI DIRETTIVI | TERMINE | ||
DECRETO ATTUATIVO | |||
Individuare e analizzare tutte le forme contrattuali esistenti in funzione di interventi di semplificazione, modifica o superamento delle medesime tipologie contrattuali, con contestuale abrogazione di tutte le disposizioni che le disciplinano e che risultano incompatibili con le previsioni del testo organico semplificato | Entro 6 mesi dal16 dicembre 2014 | ||
Promuovere il contratto a tempo indeterminato come forma comune di contratto di lavoro, rendendolo più conveniente rispetto agli altri tipi dicontratto in termini di oneri diretti e indiretti | |||
Previsione, per le nuove assunzioni, del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio, escludendo per ilicenziamenti economici la possibilità della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro, prevedendo un indennizzo economico certo e crescente con e crescente con l’anzianità di servizio e limitando il diritto alla reintegrazione ai licenziamenti nulli e discriminatori e a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato, nonchè prevedendo termini certi per l’impugnazione del licenziamentofattispecie licenziamento disciplinare ingiustificato, nonché prevedendo termini certi
per l’impugnazione del licenziamento |
Entro 6 mesi dal16 dicembre 2014 | ||
Rafforzamento degli strumenti per favorire l’alternanza tra scuola e lavoro | |||
Revisione della disciplina delle mansioni, in caso di processi riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale, contemperando l’interesse dell’impresa all’utile impiego del personale con l’interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita ed economiche, prevedendo limiti alla modifica dell’inquadramento; previsione che la contrattazione collettiva, anche aziendale ovvero di secondo livello, stipulata con le organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale a livello interconfederale o di categoria, possa individuare ulteriori ipotesi rispetto a quelle sopra indicate | |||
Revisione della disciplina dei controlli a distanza sugli impianti e sugli strumenti di lavoro | |||
Introduzione, eventualmente anche in via sperimentale, del compenso orario minimo, applicabile ai rapporti aventi ad oggetto una prestazione di lavoro subordinato, nonché, fino al loro superamento, ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, nei settori non regolati da contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori edei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale | |||
Previsione della possibilità di estendere il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio per le attività lavorative discontinue e occasionali nei diversi settori produttivi, fatta salva la piena tracciabilità dei buoni lavoro acquistati | |||
Razionalizzazione e semplificazione dell’attività ispettiva, attraverso misure di coordinamento ovvero attraverso l’istituzione di un’Agenzia unica per leispezioni del lavoro, tramite l’integrazione in un’unica struttura dei servizi ispettivi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’INPS edell’INAIL, prevedendo strumenti e forme di coordinamento con i servizi ispettivi delle aziende sanitarie locali e delle agenzie regionali per la
protezione ambientale. |
REVISIONE E AGGIORNAMENTO DELLE MISURE VOLTE A TUTELARE LA MATERNITA’ E LE FORME DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E LAVORO – ART. 1, COMMI 8 E 9
CRITERI DIRETTIVI | TERMINE | ||
DECRETO ATTUATIVO | |||
Ricognizione delle categorie di lavoratrici beneficiarie dell’indennità di maternità, al fine di estendere, eventualmente anche in modo graduale, lapredetta prestazione a tutte le categorie di donne lavoratrici; | Entro 6 mesi dal16 dicembre 2014 | ||
garanzia, per le lavoratrici madri parasubordinate, del diritto alla prestazione assistenziale anche in caso di mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro | |||
Introduzione del tax credit (credito d’imposta) e armonizzazione del regime delle detrazioni per il coniuge a carico al fine di incentivare il lavorofemminile, per le donne lavoratrici, anche autonome, con figli minori o disabili non autosufficienti e che si trovino al di sotto di una determinatasoglia di reddito individuale complessivo | |||
Incentivazione di accordi collettivi volti a favorire la flessibilità dell’orario lavorativo e dell’impiego di premi di produttività, al fine di favorire laconciliazione tra l’esercizio delle responsabilità genitoriali e dell’assistenza alle persone autosufficienti e l’attività lavorativa, anche attraverso il ricorsoal telelavoro | |||
Possibilità di cessione fra lavoratori dipendenti dello stesso datore di lavoro di tutti o parte dei giorni di riposo aggiuntivi (riposi settimanali e ferie)spettanti in base al contratto collettivo nazionale, in favore del lavoratore genitore di figlio minore che necessita di presenza fisica e cure costanti perle particolari condizioni di salute | |||
Integrazione dell’offerta di servizi per le cure parentali forniti dalle aziende e dai fondi o enti bilaterali nel sistema pubblico- privato dei servizi alla persona, in coordinamento con gli enti locali titolari delle funzioni amministrative, anche mediante la promozione dell’utilizzo ottimale di tali servizi da parte dei lavoratori e dei cittadini residenti nel territorio in cui sono attivi | |||
Ricognizione e successiva revisione delle disposizioni in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, al fine di garantire una maggioreflessibilità dei congedi obbligatori e parentali e favorire le opportunità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche tenuto conto della funzionalità organizzativa all’interno delle imprese | |||
Introduzione di congedi dedicati alle donne inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, debitamente certificati dai servizi sociali del comune di residenza | |||
Riconoscimento della possibilità di fruizione dei congedi parentali in modo frazionato e introduzione di misure organizzative finalizzate al rafforzamentodegli strumenti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche per i rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni | |||
Semplificazione e razionalizzazione degli organismi, delle competenze e dei fondi operanti in materia di parità e pari opportunità nel lavoro e riordinodelle procedure connesse alla promozione di azioni positive di competenza del Ministero del Lavoro, ferme restando le funzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di parità e pari opportunità |
Cordiali saluti.
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